Il 26 Marzo si è tenuta l’inaugurazione del termovalorizzatore di Acerra. Nell’ordinanza del Presidente del Consiglio del 18 Marzo, si legge che in esso sarà possibile conferire “rifiuti imballati e non imballati” e “ovunque stoccati” provenienti da impianti di selezione e trattamento previsti nel Dl 90 del 2008 ( e cioè Cavano, Tufino, Giugliano, Santa Maria Capua Vetere, Avellino etc), “prescindendo dalla qualifica di destinazione già attribuita ai rifiuti stessi, prodotti dalla data di risoluzione dei contratti con le società ex affidatarie del servizio di gestione dei rifiuti in Campania”. Tale provvedimento, servirebbe dunque a “garantire il più afficace e proficuo esercizio del termovalorizzatore di Acerra, in relazione alla situazione emergenziale in essere nella regione Campania, con particolare riguardo agli aspetti connessi alla necessità di assicurare la migliore tutela della salute della popolazione e dell’ambiente”.
Dunque, le “ecoballe” verranno bruciate così come sono state confezionate ovvero indipendentemente dalla loro composizione. L’inceneritore è quindi autorizzato da subito a bruciare tutto, sprigionando così fumi ben più tossici di quelli che era destinato a produrre.
Le ceneri prodotte rappresenterebbero inoltre il 40% del materiale bruciato e sono molto più pericolose delle discariche a cielo aperto.
Per assurdo avere Napoli e le sue province sommerse dai rifiuti sarebbe meno nocivo di quanto non possa esserlo bruciare i suoi rifiuti in modo indifferenziato nel nuovo termovalorizzatore!
Quanto accaduto a Forlì: http://www.youtube.com/watch?v=P_VwHNA1iA0
Quanto accaduto a Brescia: Asm di Brescia, per evitare la valutazione di impatto ambientale (Brescia è una delle città che vanta una delle più elevate contaminazioni al mondo da PCB e diossine in relazione al “caso Caffaro”), aveva costruito la terza linea dell’inceneritore destinata a bruciare rifiuti speciali e “urbani camuffati da Cdr (Combustibile derivato dai rifiuti)”, senza alcuna autorizzazione preventiva, confidando di ottenere ad opera compiuta il “silenzio-assenso” della Provincia (com’è avvenuto) in applicazione delle procedure semplificate di cui agli artt. 31-33 del Decreto “Ronchi” 22 /97, quelle stesse famigerate “procedure semplificate” che erano state oggetto di referendum insieme all’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori.
Per rientrare nelle “procedure semplificate” Asm aveva propagandato che la terza linea dell’inceneritore (250.000 tonnellate di rifiuti all’anno) avrebbe bruciato solo “biomasse”, costruendo a tal fine un setto separatore nella vasca di raccolta dei rifiuti, per delimitarla dalle altre due linee già funzionanti dal 1998. In realtà non si tratta di “biomasse”, ma di rifiuti speciali, in particolare pulper di cartiera, cioè rifiuti delle lavorazione della carta da riciclo, Cdr e di altri rifiuti industriali ed agroindustriali importati da tutta Italia.
In breve, Brescia avrebbe violato ben 4 direttive sull’ambiente e sarebbe stata dunque sottoposta al pagamento di una mora.
...a breve la seconda puntata!
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L'inceneritore inquina come tre auto?
RispondiEliminaParlando con gli studenti di un liceo, mi sono sentito dire: “Il Termovalorizzatore di Acerra inquina come tre auto di media cilindrata: l´ha detto Berlusconi. Quindi non c`è nessun pericolo”. Effettivamente Berlusconi questo ha detto inaugurando l´inceneritore di Acerra, ma è vero?
Sono andato sul sito dell`Ispra, l`Istituto del ministero dell`Ambiente (guidato da Stefania Prestigiacomo, ndr) dove si può consultare il catalogo delle emissioni delle varie tipologie di auto (www.sinanet.apat.it/it/) e ho trascritto i dati relativi alle emissioni di un’auto euro 3, di cilindrata 1400-2000, in ambiente urbano (quando si usano le marce basse che inquinano di più).
Poi sono andato sul sito del Commissariato Rifiuti della Campania (affidato a Guido Bertolaso, con il vicario Franco Giannini, ndr) dove si trovano i valori massimi di emissione (mg/mc di fumi) che la Fibe-Impregilo garantisce per l´inceneritore di Acerra. Mancava il dato sulla CO2 emessa, che ho ricavato da Wikipedia. Ho moltiplicato i dati forniti dalla Fibe per i metri cubi di fumo emessi in un anno e ho cosí potuto paragonare le emissioni di un’auto di media cilindrata (euro 3) con quelle dell´inceneritore di Acerra.
Ebbene quest´ultimo non inquina come tre auto ma come 115.702 auto per quanto riguarda la CO2, come 61.000 auto per quanto riguarda gli ossidi di azoto, come 27.000 auto per quanto riguarda le polveri e come 562 per quanto riguarda il monossido di carbonio.
Mi chiedo: ma è possibile dare un dato cosí campato in aria senza che succeda niente? Non c`è una legge che punisca chi disinforma in tale maniera i cittadini? Perché nessun giornalista è andato a verificare i dati forniti dal Presidente del Consiglio? E in ultimo: può esserci democrazia se si danno ai cittadini dati non veri? Come possono i cittadini essere sovrani se non si fa sapere loro come stanno le cose, se li si disinforma? Cordiali saluti
Pio Russo Krauss,
responsabile del settore Educazione
sanitaria e ambientale Asl Napoli 1Centro
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Io l'ho sempre pensato che non bisogna fidarsi di chi sorride sempre con la faccia da culo! Ogni riferimento a fatti cose e persone è puramente casuale!
Ai cittadini di Acerra e dintorni che ci vuole ad informarsi un pò?! Internet ce l hanno tutti no? O quasi insomma! Che rabbia!
Per l'emergenza va bene alzare e incenerire la "monnezza" ma il piano di bonifica? E' però una soluzione a corto raggio a lungo andare io ci vedo benissimo gli impianti di trattamento meccanico bilogico tipo quello di Israele o dato che non ci arriveremo a breve a tanta virtù come quello di tutto rispetto di Vedelago (TV).
Speriamo in un futuro migliore con una classe politica onesta!
ps: dimenticavo che l'inceneritore o termovalorizzatore come le centrali nucleari, energeticamente parlando hanno un BILANCIO NEGATIVO! cioè a fine vita ci vogliono più soldi nel mantenerle fino alla loro "morte" di quanti ne abbiano fatti guadagnare!
RispondiEliminaCon questo ho chiuso!