mercoledì 18 marzo 2009

A caccia di superstizioni

Cos'è la superstizione: credenza? rito? o cos'altro?Partiamo da Napoli.Come narra il Prof. Aldo De Gioia nel suo Racconti napoletani, il corno deriva dal “fallo” e nasce nell’atmosfera magica napoletana.Sembrerebbe dunque che in tempi lontani, nei riti di Priapo, dio della fertilità, il fallo venisse considerato importante per la sua capacità procreativa, così come accadeva nei riti di Mithra, divinità di origine asiatica. L’unione di tanti riti accostarono al fallo il “Cornucopio”, considerato “paniere dell’abbondanza”, necessario al vivere umano. In tal modo nacque il corno somigliante al fallo per la sua rigidità e al cornucopio per la sua forma curva e appuntita.Non a caso, per salvarsi dal maleficio occorre protendere le mani mostrando l’indice e il mignolo (corna) e ripetere tale gesto per tre volte accompagnandolo da leggere grattatine sugli organi genitali.I napoletani. Devoti a San Gennaro. La fede prima di ogni cosa. Non c'è cornicello senza Padre Pio almeno come non c'è Natale senza presepe.Fede e superstizone che si intrecciano in un miscuglio di Ave Meria e grattatine non proprio discrete.Ebbene, ho dovuto con mio stupore constatare che la sfera del profano non ha nazionalità, non ha confini e soprattutto non ha religione.Arrivo ad Istanbul.Ovunque donne col velo. Ovunque suoni delle moschee. Nulla di nuovo, per essere un paese islamico. Inizia il tour all'insegna di moschee, palazzi e suk. Ebbene dopo i primi due giorni di permanenza lo noto. L'oggetto che sembrava quasi perseguitarmi, lui sempre lì, ovunque mi girassi....l'Occhio!L'occhio di vetro ricorre ovunque. Bicchieri, tappeti, cincaglierie varie ed eventuali.Ebbene scopro nel popolo turco, il più degno avversario del popolo napoletano in tema di superstizione.A loro dire, l'unico modo per proteggersi da jettature sarebbe quello di possedere l'occhio in grado di, non solo proteggere dal malocchio, ma anche far rimbalzare la jettatura a colui che l'ha indirizzata per prima.Fede e superstizione, sacro e profano, che convivono in popoli e culture che infondo...non sono poi così diverse.

1 commento:

  1. Ebbene si, anche i Turchi sono superstiziosi. E' stata una divertente scoperta. Girare tra i negozi e vedere al posto del mitico "corniciello" un occhio di vetro contro il malocchio, mi ha fatto sentire un po' a casa.

    RispondiElimina